27 FEBBRAIO 2020
Non si può parlare di autentico comfort abitativo se non si realizza un buon isolamento acustico per proteggere gli ambienti dai rumori. Nella progettazione dell'isolamento acustico, così come di quello termico, non si può fare riferimento a un unico materiale fonoisolante, bensì serve pensare a un'intera struttura eterogenea in cui i diversi strati concorrono ad assorbire e smorzare le onde sonore.
Questo significa che, di volta in volta, a seconda dei materiali in gioco, bisogna scegliere l'isolante acustico più idoneo a comporre un vero e proprio sistema in grado di soddisfare le prestazioni attese.
Nella progettazione di un nuovo edificio si è obbligati a porre molta attenzione al risparmio energetico, quindi a far sì che sia ben isolato termicamente, ma anche in materia di insonorizzazione acustica è necessario che le soluzioni adottate garantiscano determinati requisiti, stabiliti dal Decreto Attuativo del 5/12/1997.
Considerato che aumentando la massa di una struttura si ha un incremento del suo potere fonoisolante, si potrebbe pensare che basti applicare questo concetto a un solaio per soddisfare i requisiti di isolamento acustico. In realtà è dimostrato che, a parità di massa, una struttura a strati separati offre un isolamento acustico migliore rispetto a un sistema omogeneo.
Anche il pavimento, quindi, va trattato come un vero e proprio “sistema” prestazionale che può essere composto da strati di varia natura e spessore, dove i singoli prodotti devono avere caratteristiche fisiche e meccaniche differenti in grado di interagire per raggiungere determinate prestazioni.
Nella progettazione, bisogna anzitutto stabilire quali siano le prestazioni acustiche da ottenere, in base al tipo di ambiente e alla sua destinazione d’uso. In seguito è necessario individuare, in base agli spessori a disposizione, i materiali da inserire all’interno del pacchetto.
Nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni che contemplano il rifacimento integrale dei pavimenti, con il solaio riportato a nudo, lo strato isolante viene predisposto sotto il massetto. Tuttavia, non é sufficiente stendere l'isolante acustico senza soluzioni di continuità sulla superficie orizzontale: è necessario rivestire con una fascia fonoisolante anche la base delle pareti lungo tutto il perimetro, per un'altezza almeno pari alla quota del pavimento finito. Si ottiene così un pavimento “galleggiante”, dove massetto e piano di calpestio non vengono in contatto con le superfici adiacenti, alle quali non potranno essere trasmesse le onde sonore generate dagli impatti sul pavimento. In base alle esigenze si possono realizzare strutture monostrato o bistrato.
In questo caso lo stesso massetto è funzionale sia al contenimento delle tubazioni impiantistiche sia alla posa della pavimentazione; è il sistema più usato quando lo spessore complessivo dev'essere limitato o in presenza di solai leggeri (come i tavolati in legno).
Il materassino fonoassorbente va installato direttamente sul solaio grezzo, rivestendo anche la base delle pareti lungo tutto il perimetro con la fascia di isolamento acustico. In questo caso lo strato isolante deve avere specifiche caratteristiche di resistenza, in modo da evitarne la lacerazione durante le lavorazioni successive.
Questo sistema offre indubbiamente prestazioni migliori per l’isolamento acustico, ed è il più diffuso in assoluto: le tubazioni impiantistiche, rifasciate all’occorrenza con materiali resilienti, vengono posate direttamente sul solaio e ricoperte con un primo massetto “alleggerito” ben livellato. Su questo si stende lo strato isolante, come per la struttura monostrato, e si realizza il massetto galleggiante su cui viene posata la pavimentazione.