10 APRILE 2020

PAVIMENTI VINILICI DI ULTIMA GENERAZIONE, LA NUOVA FRONTIERA DELLE RISTRUTTURAZIONI

I pavimenti vinilici di ultima generazione sono molto resistenti e si posano con facilità anche su pavimenti esistenti; offrono soluzioni decorative di grande effetto e durano a lungo...

Quando si parla di pavimenti vinilici vengono in mente i rivestimenti continui dall’aspetto plastico che si vedono prevalentemente negli ambienti sanitari o nelle scuole, più raramente nel residenziale.

Indubbiamente si tratta di una soluzione economica e pratica, in quanto facile da pulire e igienizzare, ma discutibile dal punto di vista estetico; prodotti in teli o rotoli, sono i pavimenti in PVC di vecchia generazione, spesso confusi con il linoleum che è invece un pavimento realizzato con materiali naturali (prevalentemente olio di lino, da cui il nome).

Evoluzione dei pavimenti vinilici

Da qualche anno, però, questa tipologia di pavimenti ha subito una notevole innovazione qualitativa ed estetica. A differenza dei classici pavimenti in PVC, che si presentano in rotoli (anche di 3 metri di larghezza), le nuove versioni vengono prodotte in mattonelle o doghe e sono identificate con la sigla LVT, acronimo di Luxury Vinyl Tile (piastrelle viniliche lussuose).

La caratteristica più evidente di questi moderni pavimenti vinilici è infatti il pregio estetico: grazie alla tecnologia digitale, la superficie è particolarmente decorativa e può imitare realisticamente l’aspetto di pietre, marmi o legni.

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Caratteristiche dei pavimenti LVT

Per le loro caratteristiche, i pavimenti vinilici LVT si stanno dimostrando in fase di scelta una valida alternativa ai pavimenti laminati, con i quali hanno in comune la praticità, la possibilità di una posa veloce, pulita e fai da te, la sovrapponibilità a pavimenti esistenti, anche riscaldati, la removibilità (se flottanti o adesivi) la durevolezza.

A loro vantaggio hanno però uno spessore più ridotto (3,5-5 mm), la piena compatibilità con gli ambienti umidi, una più ampia scelta decorativa; giustamente, i prezzi sono un poco superiori rispetto al laminato.

La posa

La posa può essere incollata o flottante, grazie alla presenza di incastri; alcuni tipi permettono la posa adesiva, tramite micro ventose presenti sulla faccia inferiore. Quest’ultimo tipo non dispone di incastri e le mattonelle vanno semplicemente accostate.

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Com’è fatto un pavimento LVT

Partendo dal basso, troviamo uno strato sottile in PVC, talvolta adesivo, al quale è sovrapposto lo strato di supporto che è quello di maggior spessore nella stratificazione: si tratta di due anime di PVC con interposta una fibra di vetro, il cui scopo è quello di contrastare le variazioni dimensionali.

Su questo viene posto il primo strato visibile, il film che riporta il soggetto decorativo, protetto da uno strato trasparente, quello di “usura”, che ha uno spessore variabile da 0,2 a 0,7 mm a seconda della qualità. Nella scelta, bisogna valutare lo spessore più opportuno in base al traffico a cui sarà sottoposto il pavimento. Quanto allo spessore dello strato di supporto, risulta maggiore nei pavimenti concepiti per la posa flottante, per compensare la minore stabilità rispetto a quelli incollati.

Confrontati con i laminati, inoltre, i pavimenti LVT assorbono meglio i rumori da calpestio; tuttavia la loro struttura presenta una rigidità tale da richiedere la stesura comunque sempre la stesura di un materassino acustico prima della posa. Tale strato isolante non può essere generico quanto a composizione e spessore, bensì specifico per questo tipo di applicazioni, in presenza o meno di riscaldamento radiante; inoltre va scelto in base alla modalità di posa, che oltre a quelle incollata o flottante può contemplare la posa ibrida o semi-flottante.

In quest’ultimo caso, il materassino isolante è un vero e proprio “incolla pavimento” grazie al lato superiore adesivizzato con strato adesivo tenace; il pavimento rimane perciò vincolato la materassino senza la necessità di utilizzare collanti, ma i due strati rimangono tuttavia svincolati dal piano di posa. Si tratta di una modalità di posa estremamente innovativa che piace all’utente finale, perché è veloce, non sporca e il pavimento risulta subito calpestabile.