25 MARZO 2020

RIFARE I PAVIMENTI: COME MIGLIORARE NOTEVOLMENTE IL COMFORT ACUSTICO OLTRE ALL’ESTETICA

Le abitazioni che sono più frequentemente oggetto di ristrutturazione sono state costruite tra gli anni ’60 e la fine del secolo; si tratta per lo più di edifici in cemento armato caratterizzati da un isolamento acustico del tutto inesistente o inadeguato.

Se per ridurre le dispersioni termiche si è cominciato a fare qualcosa a partire dagli anni ’80, per una normativa che contemplasse l’isolamento acustico si è dovuto attendere fino a metà degli anni ’90. Il rifacimento delle pavimentazioni è l’occasione per porre rimedio a una delle principali lacune di questi edifici: la mancanza di uno strato di separazione tra solai e pareti, per cui i rumori da impatto sul pavimento (calpestio, caduta di oggetti ecc) vengono trasmessi non solo attraverso il solaio ma anche in maniera amplificata attraverso le strutture verticali.

La stesura di uno strato sottile di isolamento acustico prima della posa di una nuova pavimentazione, non influisce in modo significativo sullo spessore complessivo (con o senza riscaldamento a pavimento), pur assicurando una sensibile riduzione del rumore. Fondamentale la corretta posa dello stesso, in modo da mantenere correttamente distaccato il nuovo pavimento dalle strutture verticali.

Isolamento acustico sottomassetto

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La ristrutturazione può prevedere anche la parziale demolizione del pavimento esistente, specialmente se si tratta di installare un nuovo impianto di riscaldamento a pavimento. Lo strato isolante acustico viene steso sulla porzione di solaio rimanente, rivestendo anche la base delle pareti con una fascia fonoisolante, prima di procedere con la posa dell’impianto radiante e/o di realizzare il massetto autolivellante su cui verrà posata la nuova pavimentazione. 

Isolamento acustico sottopavimento

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In molti casi la nuova pavimentazione può essere posata direttamente su quella esistente, senza affrontare alcuna demolizione; è un sistema di rinnovo a bassa invasività e dai costi decisamente contenuti.

L’innalzamento della quota di calpestio, comprensivo di materassino fonoisolante, può essere talmente contenuto da non richiedere neppure di intervenire sulle porte interne. Lo strato isolante acustico va disteso sul pavimento esistente prima di posare la nuova pavimentazione, senza necessità di pretrattare la pavimentazione esistente.

 La posa del pavimento può avvenire in diversi modi:

  • posa incollata, per ceramiche e parquet; garantisce la massima stabilità del pavimento;
  • posa flottante, per parquet e laminati; il pavimento è subito calpestabile e, in futuro, può essere rimosso e riutilizzato altrove, riportando in evidenza il pavimento preesistente intatto;
  • posa ibrida o semi-flottante, un sistema innovativo grazie al quale il nuovo pavimento rimane disconnesso dall’esistente, ma viene incollato sul materassino acustico. In pratica, questa soluzione unisce la stabilità della posa incollata alla removibilità del pavimento flottante.