Quando l’isolante viene posizionato al di sotto del massetto, ci muoviamo generalmente nell’ambito di una soluzione “progettata”, sia essa riferita a una nuova costruzione o a una ristrutturazione.
L’isolamento sottomassetto rimane la modalità più frequentemente utilizzata per isolare le partizioni orizzontali dal rumore di calpestio e garantire il raggiungimento in opera dei requisiti acustici passivi previsti dal Decreto Attuativo in materia di isolamento acustico (DPCM 5/12/97).
L’isolamento acustico sottomassetto prevede l’inserimento, tra solaio e massetto, di uno strato elastico che funzioni da “molla” in grado di smorzare la vibrazione generata sul pavimento (rumore di calpestio), attenuando così la componente di energia sonora che si propaga nella struttura e che si diffonderà poi nei locali adiacenti.
Per comodità abbiamo suddiviso le strutture sottomassetto a partire dallo spessore del massetto stesso. Il concetto che sta alla base di questa suddivisione nasce dall’idea stessa di sistema, che a sua volta si fonda sulla modalità di funzionamento di una struttura acusticamente performante: iI materiale elastico, per confermare le prestazioni attese, va scelto in base ai carichi ai quali è sottoposto il sistema. Di conseguenza una discriminante fondamentale sarà data dalla tipologia, dal peso e dallo spessore del massetto presente nella struttura.
Strutture classiche con massetto ≥ 5 cm.
Strutture moderne con massetto tra 3 e 5 cm.
Strutture all’avanguardia con massetto ≤ 3 cm.
Per ogni tipologia di struttura la gamma Isolmant propone prodotti specifici, che garantiscono le migliori performance acustiche perché studiati e calibrati per lavorare nel migliore dei modi all’interno delle varie stratigrafie.
SPESSORE MASSETTO: ≥ 5 cm
La tecnica costruttiva del sistema a massetto flottante, o galleggiante, consiste nel disaccoppiare il solaio portante dal pavimento calpestabile mediante uno strato di materiale elastico posto al di sotto del massetto di supporto alla pavimentazione, e lungo il perimetro del locale.
Attraverso l’inserimento dello strato resiliente, si crea una “vasca” di contenimento del massetto di supporto, in cui questo è libero di galleggiare, non risultando vincolato rigidamente alle strutture laterali. Si crea cosi un sistema oscillante che assorbe e dissipa l’energia provocata dall’impatto. Tale sistema è schematizzabile come un sistema massa-molla-massa, in cui la massa superiore è costituita dal massetto di supporto, la massa inferiore dal solaio strutturale con l’eventuale massetto di alleggerimento, e la molla è rappresentata dal materiale acustico. In questo modo il fenomeno vibratorio tende a dissiparsi nel sistema anziché liberarsi nelle strutture, esaurendosi prima di propagarsi negli altri ambienti.
SPESSORE MASSETTO: tra 3 e 5 cm
Uno dei problemi più frequenti che si trovano ad affrontare oggi progettisti e applicatori è la mancanza di spessori. L’ampliarsi del mercato della ristrutturazione ha portato il mercato di fronte a due esigenze difficili da conciliare tra di loro: da un lato le richieste della committenza di avere strutture tecnologicamente avanzate, complete e altamente prestazionali, dall’altro lato la necessità di lavorare in pochissimi centimetri.
Questa richiesta di “progettazione sottile” è passata poi dalla ristrutturazione alla nuova costruzione, diventando una richiesta sempre più comune e frequente. Le tecnologie costruttive hanno fatto notevoli passi avanti ma l’innovazione richiede competenza tecnica per integrare i vari elementi del sistema ottimizzandone le prestazioni.
Un buon isolante acustico ha un compito fondamentale: integrarsi all’interno della struttura ottimizzando l’efficienza degli elementi e garantendo livelli di isolamento acustico a norma di legge.
La soluzione sottomassetto con il miglior rapporto qualità/prezzo, idea anche in presenza di massetti a spessore ridotto
La versione di UnderPlus Black.E specifica in presenza di sistemi radianti, con film alluminio riflettente con funzione di barriera vapore.
SPESSORE MASSETTO: ≤ 3 cm
La sfida più grande lanciata all’isolamento acustico è quella dei nuovi massetti autolivellanti, per i quali si parla non più di centimetri ma di millimetri. A questo livello lo sviluppo tecnologico nell’elaborazione dei prodotti ha un ruolo determinante, perché quello che bisogna garantire non è un numero testato in laboratorio, ma l’efficienza totale di un sistema in opera, efficienza che significa non solo prestazione acustica, ma anche stabilità del sistema e durata nel tempo.
Le strutture a bassissimo spessore sono molto delicate rispetto alle strutture tradizionali: è evidente che la mancanza di centimetri impatta in maniera negativa sulla performance acustica dell’intero sistema. L’equilibrio sta nel trovare la soluzione customizzata per questo tipo di struttura che permetta di ottenere il massimo abbattimento acustico possibile garantendo stabilità e durata alla struttura stessa.